Canovi Lucia - 2013 - Stare male quando va tutto bene by Canovi Lucia

autore:Canovi Lucia [Canovi Lucia]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
editore: Les Phares Editions
pubblicato: 2013-10-12T22:00:00+00:00

« Che cos’è la depressione? »

Ottima domanda.

Ahimè, nessuno conosce veramente la risposta. Gli specialisti la considerano in ogni diverso modo e, credetemi, è meglio evitare di penetrare troppo oltre nel labirinto dei loro concetti: si sa quando si entra, non si sa quando e in quale stato si esce…

Se permettete, ci fermeremo, quindi, per ora su una definizione molto semplice, o troppo semplice: la depressione è « un’infelicità che dura ».

Al di là del mistero

Infelicità causata da cosa?

Alcuni ritengono che per poter parlare di depressione sia necessario che la sua origine resti misteriosa e indefinita; secondo altri, anche il dolore che segue necessariamente la scomparsa di un essere amato meriterebbe il nome di depressione.

L'essenziale è tenere a mente che qualsiasi sofferenza duratura ha delle cause, siano esse flagranti o problematiche, patenti o nascoste. La legge di causalità che regge l’universo non fa eccezioni. Niente temporale senza nuvole, niente ortica senza radice e quando un coniglio bianco salta fuori da un cappello a cilindro nero, non è un miracolo: c’è un trucco.

Insomma, un malessere può essere inspiegato, non è mai inspiegabile; anche le depressioni « senza causa » ne hanno una. Quando si masticano idee nere, c’è un motivo – almeno uno, spesso di più – .

La logica delle vostre emozioni non vi salta agli occhi?

Non per questo essa è meno presente sotto la superficie. La peggiore valanga di sentimenti contradditori nasconde sempre un ordine e l’armonia di una coerenza.

Se insisto su questo punto, è perché, forse, vi sentite colpevoli, come molte altre persone simpatiche che pensano: « Non dovrei sentirmi così... È assurdo! ». Questa reazione è del tutto inappropriata.

Ed è proprio perché segue una logica che la depressione è guaribile. Diversamente dalla vecchiaia e dalle tasse, non è una fatalità ma piuttosto un problema risolvibile, come una fuga idraulica o un cagnolino disobbediente: si deve renderle dura la vita perché si può trionfarne. Per farlo, basta agire sulle sue cause.

Detto questo, è vero che la durata minima di certi dispiaceri naturali non è comprimibile, ma anche in quei casi si può sempre trovare la maniera di vivere meglio, o meno male, il periodo di inevitabile sofferenza e di fare in modo che essa non si prolunghi oltre.

Pediluvio e denti marini

Questa definizione della depressione come « infelicità duratura », nonostante sia il più neutra possibile, non lo è completamente. Infatti, quando si abborda questo delicato soggetto, si prende una direzione: si drammatizza o si minimizza.

Leggendo questo libro, avrete talora l’impressione che parlo di depressione con troppa leggerezza – come se prendessi una montagna per una collinetta, o piuttosto, visto che una depressione è un incavo, una voragine per una buca. Ma forse (non si sa mai) avrete l’impressione inversa, che esagero, facendo passare un bicchiere d’acqua per un oceano…

Allora, la depressione: pozzanghera o abisso?

Pediluvio, ovvero bagno del piede, o misteriosa faglia sottomarina – il genere di abisso di cui si ignora il fondo e da cui le sonde escono nettamente sezionate da « denti marini » ancora sconosciuti?

Non esiste una risposta semplice a questa domanda.

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